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The Atlas

Recensione dei primi due libri della trilogia di Olivie Blake, pubblicati da Sperling&Kupfer. Alla fine trovate anche dei consigli di lettura.

The Atlas Six

Il problema della conoscenza è la brama inesauribile che suscita. Più sai, meno ti sembra di sapere. Per cui, spesso, gli uomini perdono la ragione nell’inseguirla.

La conoscenza è proprio l’argomento centrale del romanzo: dalla Società Alessandrina che tiene in vita la famosa biblioteca alle lezioni che i sei iniziati seguono, l’intero libro è una ‘caccia’ alla conoscenza, a saperne di più, a scoprire di più. É la fame di conoscenza che spinge tutti ad accettare l’offerta di Atlas Blakely ed è sempre quella che li fa restare nonostante li venga richiesto di fare cose che prima consideravano impensabili.
Il libro è, infatti, molto concentrato sui personaggi. La storia è raccontata dal punto di vista dei sei scelti tra i medeiani più forti al mondo, per entrare a far parte della Società. Ognuno di loro è unico, non solo per i diversi poteri, ma soprattutto per l’ottima caratterizzazione fatta dall’autrice: iper approfondita, ma soprattutto distintiva. I personaggi hanno tutti le loro particolarità, una personalità ben definita, al punto che rientrano un po’ in alcuni stereotipi (il riccone arrogante, manipolatore; l’arrogante che in realtà è un cucciolone ecc.) ma sono talmente sviscerati che riescono comunque a spiccare.
Questo libro ha un difetto, ovvero la mancanza di una trama vera e propria, o meglio di uno sviluppo della trama. Mi spiego: dopo l’arrivo nella Società, succede davvero molto poco, soprattutto seguiamo le lezioni e le scoperte fatte dai personaggi, ma non c’è nessun tipo di azione, se non sul finale dove questa scelta appare giustificata. Ovvero questo è un libro introduttivo, che pone le basi per tutto quello che verrà dopo. L’autrice si prende tutto il tempo per introdurci ai personaggi, al funzionamento della Società, alle vaste possibilità della magia che possiedono, così da darci le basi per capire e seguire quello che avverrà dopo (o almeno così sembra e spero, mi riservo di cambiare opinione una volta usciti i prossimi libri). Infatti, seguiamo molto da vicino le lezioni a cui partecipano, ci vengono spiegati molti meccanismi della magia che sul momento sembrano solo arricchire il world building (e qui mi fermo, non vorrei fare spoiler dell’unica cosa che succede nel libro!). A questo proposito ho molto apprezzato la scelta dell’autrice di non mettere regole precise alla magia, ma anzi di rendere chiaro che i limiti, se ce ne sono, non sono ancora stati raggiunti, così che non abbiamo il continuo plot twist alla Bardugo, ma uno studio e una scoperta costante delle possibilità offerte da questo potere.
Nonostante la mancanza di azione, la lettura è risultata scorrevole e a suo modo intrigante, grazie all’interesse per i personaggi e il loro destino e al voler sapere di più di questa magia.

The Atlas Six è una lettura scorrevole e intrigante nonostante la quasi assenza di una trama. Questo perché è interamente concentrato sui personaggi e sull’introdurci al mondo immaginato dall’autrice (o almeno spero, mi riservo di cambiare idea!). Ed infatti, il punto di forza sono proprio i personaggi, ultra approfonditi e caratterizzati.

Voto: 8.5/10

The Atlas Six

di Olivie Blake

Editore: Sperling&Kupfer – Collana: Pandora

Pagine: 448

Ogni dieci anni, ai sei maghi più talentuosi in circolazione viene offerta la possibilità di conquistarsi un posto nella Società Alessandrina, l’istituzione più segreta ed esclusiva del mondo, che garantirà loro potere e prestigio oltre ogni limite. In occasione della nuova iniziazione, il misterioso Atlas Blakely sceglie: Libby Rhodes e Nico de Varona, due fisicisti che controllano gli elementi e sono in competizione da tempo immemore; Reina Mori, una naturalista che comprende il linguaggio della vita stessa; Parisa Kamali, una telepatica per cui la mente non conosce segreti; Callum Nova, un empatico in grado di far fare agli altri qualunque cosa; e Tristan Caine, capace di smascherare qualsiasi illusione. Ciascuno dei prescelti dovrà dimostrare di meritare l’accesso alla Società e lottare con tutte le sue forze per ottenerlo, sebbene ciò significhi stringere alleanze con i nemici giurati e tradire gli amici più fidati. Perché, anche se i candidati straordinari sono sei, i posti nella Società sono solo cinque. E nessuno vuole essere eliminato. Costi quel che costi.

The Atlas Paradox

Gli uomini aspiravano al potere, era una costante dell’umanità, una regola pù vera di qualunque legge fisica. Se il potere non gli veniva dato, se lo prendevano.

Aspettavo questo secondo libro con l’ansia di scoprire se questa serie era promossa o bocciata. A sorpresa, credo di poter dire che è bocciata MA non ho cambiato opinione su The Atlas Six, è proprio The Atlas Paradox il problema. Se nel primo l’attenzione tutta sui personaggi e sugli studi sulla magia aveva un perché, tutto diventava chiaro a fine libro, perdonando così la mancanza di azione, in questo la struttura è la stessa ma manca quella chiarezza finale, la sensazione che tutto torni. Tutta la parte centrale è incentrata sulle ricerche pseudo scientifiche mirate ad ampliare i poteri dei sei, esattamente come nel primo. E anche qui, nonostante non succeda effettivamente nulla, la costruzione del sistema magico sulle reali leggi fisiche e matematiche risulta quasi plausibile, rendendo tutto molto più interessante e intrigante. Peccato che, stavolta a differenza del primo, in questo seguito nelle ultime cento e passa pagine è tutto molto affrettato, metà di ciò che è stato spiegato non è servito assolutamente a nulla e si resta con l’impressione di aver perso tempo e basta.
Per certi versi si può dire che in questo secondo libro ci sia più trama ma era meglio se non ci fosse stata: troppo diluita in più di 400 pagine grossomodo inutili; c’è un tentativo di renderla più complessa che fallisce sia per la distribuzione che per la gestione che risulta solo confusionaria.
La caratterizzazione dei personaggi era il punto di forza della serie, ma averla ancora così centrale ha creato qualche problema. Non c’è più molto da dire sui sei protagonisti dopo il mega approfondimento del primoe tutti oscillano tra ripetitività e OOC (out of charachter): sì va bene Tristan ti senti inutile l’abbiamo capito tutti, Parisa sei fredda e razionale lo sappiamo ecc., è già stato detto tutto più volte; Reina e Nico sono i più WTF, lei diventa una bambina petulante e francamente odiosa e lui un ameba a tratti anche un po’ stupido. Mi limito a questi per non fare spoiler, ma la situazione è abbastanza drammatica per tutti. Non inizio nemmeno con le varie ship e storie d’amore perché non sarei in grado di fermarmi, dico solo tutto molto forzato.
Un elemento interessante in questo caos totale è stata la maggior attenzione posta su alcune tematiche. Già in The Atlas Six si intuiva qualcosa, una velata critica alle élite, ma qui Olivie Blake supera sé stessa e diventa Karl Marx, doveva essere rossa la copertina. Scherzi a parte, la condanna del capitalismo è piuttosto pesante, ridotta a pochi passaggi certo ma molto schietta e dura; non si tira indietro dal sottolineare che è una delle principali cause della crisi climatica, trattando le due tematiche quasi come fossero una sola. Purtroppo qualche paragrafo qua e là non basta per risollevare le sorti di tutto il libro.

Non mi ha fatto cambiare idea su The Atlas Six, ma questo seguito è comunque bocciato. L’ultimo centinaio di pagine rende inutile il resto del libro e il finale risulta troppo affrettato. La trama è più presente ma è gestita male e confusionaria. I personaggi, caratterizzati così bene nel primo, qui sono ridondanti e a tratti incoerenti. Di positivo resta lo stile di scrittura e un piccolo approfondimento delle tematiche accennate in The Atlas Six.

Voto: 5/10

The Atlas Paradox

di Olivie Blake

Editore: Sperling&Kupfer – Collana: Pandora

Pagine: 480

Ai sei maghi più talentuosi della loro generazione è stata data l’opportunità della vita: entrare nella Società Alessandrina, la società più segreta ed elitaria del mondo magico. Cinque di loro, ora, ne sono membri, e basta poco perché si rendano conto che essa custodisce un potere in grado di sovvertire le regole dell’universo. Non solo, l’uomo che ne è a capo progetta di mutare le leggi stesse dell’esistenza e i suoi piani sono già in atto. Ma un potere e una conoscenza tanto sconfinati hanno sempre un prezzo altissimo. I nuovi iniziati saranno disposti a pagarlo, pur sacrificando amicizie e alleanze all’apparenza solide?

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Qui trovate la recensione!

La nona casa

Editore: Mondadori – Collana: Fantastica

Pagine: 420

Galaxy “Alex” Stern è la matricola più atipica di tutta Yale. Cresciuta nei sobborghi di Los Angeles con una madre hippie, abbandona molto presto la scuola e, giovanissima, entra in un mondo fatto di fidanzati loschi e spacciatori, lavoretti senza futuro e di molto, molto peggio. A soli vent’anni, è l’unica superstite di un orribile e irrisolto omicidio multiplo. Ma è a questo punto che accade l’impensabile. Ancora costretta in un letto d’ospedale, le viene offerta una seconda possibilità: una borsa di studio a copertura totale per frequentare una delle università più prestigiose del mondo. Dov’è l’inganno? E perché proprio lei?
Ancora alla ricerca di risposte, Alex arriva a New Haven con un compito ben preciso affidatole dai suoi misteriosi benefattori: monitorare le attività occulte delle società segrete che gravitano intorno a Yale. Le famose otto “tombe” senza finestre sono i luoghi dove si ritrovano ricchi e potenti, dai politici di alto rango ai grandi di Wall Street. E le loro attività occulte sono più sinistre e fuori dal comune di quanto qualunque mente, anche la più paranoica, possa immaginare. Fanno danni utilizzando la magia proibita. Resuscitano i morti. E, a volte, prendono di mira i vivi.

La recensione la trovate qui!

Legendborn

Editore: Fazi – Collana: Lainya

Pagine: 574

Dopo che sua madre ha perso la vita in un incidente, la sedicenne Bree Matthews vuole lasciarsi tutto alle spalle. Il programma per liceali promettenti organizzato dall’Università della Carolina del Nord sembra l’occasione perfetta. Proprio durante la sua prima festa al campus, però, Bree nota delle misteriose presenze soprannaturali che seminano caos e violenza fra gli studenti per nutrirsi della loro energia. Un ragazzo tenebroso e affascinante di nome Selwyn Kane interviene per cancellare nei testimoni qualsiasi memoria dell’attacco, ma la sua magia non ha effetto su Bree che, anzi, ricorda di colpo molti particolari riguardo alle circostanze in cui è scomparsa la madre: possibile che la sua morte nasconda dei segreti magici? L’occasione per approfondire il mistero arriva grazie a Nick, il ragazzo più popolare dell’università, che le confessa l’esistenza della società segreta dei Leggendari. Quando questi si rivelano essere i discendenti dei cavalieri di re Artù e annunciano che una guerra magica sta per scoppiare, Bree deve decidere fino a che punto spingersi per scoprire la verità: userà la sua magia per abbattere la società, o si unirà alla battaglia?