Il lungo sguardo
Recensione del libro di Elizabeth Jane Howard, pubblicato da Fazi. Alla fine trovate anche un consiglio di lettura.
Probabilmente si stava annoiando. Dopo i primi tre anni, aveva trascorso i restanti venti a combattere la noia del marito e, se ne rese conto all’improvviso in quel momento, senza alcuna reale speranza di successo. Fin dall’inizio, infatti, lui aveva paradossalmente ma pervicacemente ostacolato i suoi sforzi.
Il lungo sguardo è la storia del matrimonio di Antonia e Conrad Fleming, raccontata da entrambi i punti di vista. Ma, l’aspetto particolare del romanzo è che l’autrice ha deciso di partire dalla fine della relazione per arrivare al suo inizio soltanto all’ultima pagina del libro. L’attenzione è interamente concentrata sui personaggi, su come evolvono, su come si relazionano con gli altri, su cosa pensano, ed è fatto magistralmente. Elizabeth Jane Howard crea personaggi a tutto tondo, descritti nel dettaglio e, soprattutto, estremamente realistici. Se devo trovarci un difetto, mi è spiaciuto che venissero abbandonati alcuni dei personaggi che conosciamo all’inizio: la loro importanza ai fini della storia è indubbia, però avrei apprezzato una sorta di epilogo, anche se forse avrebbe rovinato l’effetto del finire con l’inizio.
Il romanzo non è soltanto uno studio di personaggi. Anzi, è proprio attraverso i loro pensieri e azioni che l’autrice riesce anche a creare un perfetto ritratto della società del tempo (il libro è ambientato a partire dagli anni ’50 andando a ritroso fino al 1926): come il ruolo della donna fosse relegato quasi esclusivamente a quello di moglie, concetto strettamente legato al sentimento dilagante di superiorità degli uomini, come le aspettattive della società influenzavano pesantamente le scelte delle persone.
A questo contribuisce in gran misura la scrittura della Howard: bilancia perfettamente le descrizioni delle ambientazioni con i flussi di coscienza dei personaggi e i dialoghi, senza mai annoiare o rallentare la narrazione.
Ho apprezzato molto questo libro per la meravigliosa scrittura, per lo studio dei personaggi e per il ritratto della società che la Howard è riuscita a creare. L’unico difetto è un aspetto puramente soggettivo: la storia raccontata è triste nel suo realismo, di conseguenza non è stata una lettura, per così dire, allegra.
Voto: 8.5/10
Il lungo sguardo
di Elizabeth Jane Howard
Editore: Fazi – Collana: Le strade
Pagine: 512
1950, Londra. Antonia e Conrad Fleming stanno aspettando gli ospiti per la cena di fidanzamento del figlio Julian. Ogni cosa è pronta nella bella villa sulla collina di Hampstead, da cui si gode una magnifica vista sulla città; la casa sta per accogliere, impeccabile, l’élite londinese che celebrerà l’occasione. Eppure la voce e lo sguardo di Antonia sono velati dal disincanto e dalla sensazione, quasi una certezza, che le cose, in fondo, sarebbero potute andare in modo diverso. Così si schiude il racconto del matrimonio ventennale dei Fleming, una vicenda che solca l’esistenza di marito e moglie dal presente fino al loro primo incontro, in un percorso a ritroso che ci porta a conoscere i due in giovane età, quando Antonia era la splendida adolescente che si faceva chiamare Toni.
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Perché anche qui l’autrice si concentra principalmente sullo sviluppo dei personaggi, con il medesimo ottimo risultato.
Editore: Fazi – Collana: Le strade
Pagine: 328
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