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I cartografi

Recensione del libro di Peng Shepherd, pubblicato da Ne/oN.

Le mappe erano lettere d’amore scritte a luoghi e tempi da chi li aveva esplorati. Non controllavano un territorio: ne raccontavano le storie.

Questo libro non è perfetto, ma ha il suo perché. Infatti, nonostante i vari difetti mi ha tenuta incollata alle pagine, completamente immersa nella storia e coinvolta dal mistero.
Il problema principale è sicuramente la trama: troppo basata sulle coincidenze con tanti piccoli buchi sparsi qua e là, rasenta l’inverosimile più volte, mettendo in sera difficoltà la sospensione dell’incredulità. Ma c’è un ma, il mistero è molto intrigante e in parte anche originale, e rende la lettura scorrevole e coinvolgente. La parte della storia passata ha sicuramente una struttura familiare (sette amici dai tempi del college, inseparabili fino a quando uno di loro non muore), però è comunque presentata al meglio, con i flashback messi al punto giusto. Il finale è perfetto: coerente con il resto della storia, magico e sorprendente. Peccato per il ‘cattivo’, che definirei quasi fiabesco ma in senso negativo: forzato, motivazioni confuse e deboli, esagerato e stereotipato. Inoltre, il plot twist sulla sua identità è l’unico veramente scontato e banale.
In questo libro, tanto lo fa l’ambientazione: il fascino di quella accademica contribuisce al coinvolgimento nella storia e la scelta particolare e originale della cartografia come mondo su cui si concentra aggiunge interesse al mistero. La scrittura aiuta molto in questo senso: semplice ma non troppo, in perfetto equilibrio tra narrazione e descrizione, mantiene sempre alta la curiosità, senza mai risultare frettolosa.
I personaggi sono l’unico elemento che proprio non riesce a emergere. Non sono caratterizzati male o superficialmente, ma sembrano solo funzionali alla trama: agiscono in un modo che sembra sempre logico solo in ottica di far proseguire la storia, non riescono a emergere le loro motivazioni e sensazioni. La storia d’amore è l’aspetto forse meglio riusciuto per quanto riguarda i personaggi, anche se un po’ ne risente comunque: loro due sono pucciosi quanto basta perché si voglia vederli insieme, ma i vari problemi e difficoltà che hanno sono abbozzati e sembrano insormontabili, viene quasi da smettere di tifare per loro.

I cartografi è un libro che sa intrattenere: nonostante i numerosi buchi di trama, il mistero è intrigante e coinvolgente; la scrittura semplice ed equilibrata rende la lettura scorrevole; l’autrice, poi, sfrutta al meglio il fascino dell’ambientazione accademica, con descrizioni dettagliate e curate, ma mai prolisse. Peccato per i personaggi poco incisivi e un cattivo forzato e poco credibile.

Voto: 6.5/10

I cartografi

di Peng Shepherd

Editore: Ne/oN

Pagine: 384

La vita di Nell Young ruota da sempre intorno alle mappe. Suo padre, il dottor David Young, è stato uno dei cartografi più rispettati al mondo: almeno fino a quando non viene trovato morto – o assassinato? – nel suo ufficio all’interno della New York Public Library. Lei e suo padre non parlavano da anni – da quando lui l’aveva licenziata dopo un’accesa discussione su una mappa stradale apparentemente senza valore: la stessa che Nell trova nascosta nella scrivania dell’uomo. Nell non può fare a meno di indagare, e con grande sorpresa scopre che la mappa in realtà è incredibilmente preziosa e molto rara. Unica, forse, perché ogni altra copia sembra essere stata distrutta da un misterioso collezionista.
Nell si ritroverà quindi a intraprendere un viaggio pericoloso che la porterà a scoprire una cospirazione inimmaginabile, i segreti della sua famiglia e il vero potere delle mappe.

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If we were villains

Editore: Sperling&Kupfer – Collana: Frassinelli narrativa straniera

Pagine: 336

Oliver Marks ha scontato dieci anni di carcere per l’omicidio di un compagno di college. Ai tempi della condanna, non tutti erano convinti della sua colpevolezza, in primis il detective Colborne, che ora lo attende fuori dal carcere per sapere finalmente la verità. La storia che Oliver si accinge a raccontargli si svolge alla Dellecher, una delle più prestigiose scuole di arte drammatica degli Stati Uniti, dove Shakespeare è venerato come un dio e non c’è limite alla competizione. Giovani, belli, ambiziosi, Oliver e i suoi sei amici sono inseparabili e dividono il tempo fra prove, performance e feste all’insegna dell’eccesso. Ma, una volta giunti al quarto e ultimo anno, qualcosa nel gruppo si incrina. I ruoli dei drammi che mettono in scena prendono sempre più spazio nella loro vita reale, ed emergono gelosie sopite, invidie, rancori. È Richard, più di tutti, a perdere il controllo, finché, un freddo mattino di novembre, viene trovato morto. A quel punto, per ognuno dei sei giovani attori rimasti inizia la prova di recitazione più ardua: convincere la polizia, gli altri e se stessi della propria innocenza.