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La regina delle sirene

Recensione del libro di Alexandra Christo, pubblicato da Fanucci.

Tante volte sono rimasta in attesa al cospetto di mia madre, trattenendo la lingua mentre lei sceglie come devo vivere la mia vita. Cosa farò e quando ucciderò e chi diventerò. Sebbene sia insolito guardare un umano mentre decide il mio futuro, non è così strano per me stare a guardare mentre il mio destino viene deciso da qualcuno che non sono io.

Non sapevo minimamente a cosa andavo incontro con questo libro: non avevo idea della trama, dell’ambientazione, nulla. Che fosse un retelling della Sirenetta è stata una piacevole sorpresa, sia perché sono un po’ stufa de La Bella e la Bestia, sia perché il twist della sirena malvagia e del principe cacciatore di, appunto, sirene rende interessante e intrigante la storia, che altrimenti rischiava di risultare scontata e banale. A questo proposito, io non amo i trope: sono restrittivi e rendono tutto uguale e monotono, ma in questo caso si parla di enemies to lovers. Ormai ogni libro sembra averlo, e quasi mai si parla veramente di nemici, al massimo rivali o semplicemente si stanno antipatici all’inizio ma il tutto dura forse poche pagine a far tanto. La regina delle sirene, invece, usa il trope nel modo giusto, forse scontato (basta sostituire sirene con streghe e diventa già sentito fin troppe volte) ma comunque gestito abbastanza bene: i due bisticciano, non si fidano l’uno dell’altra, il loro rapporto cresce e si evolve gradualmente, solo nel finale ho trovato troppo facile la ‘riconciliazione’.
La relazione tra i due è valorizzata dalla caratterizzazione dei personaggi, in particolare di Lira: la sua crescita nel corso del libro è la più interessante oltre che la meglio gestita; il rapporto conflittuale, di amore e odio, con sua madre, la Regina dei Mari, presente per necessità di trama (e retelling) dà anche maggior profondità al personaggio. Per quanto riguarda Elian, invece, l’ho trovato un po’ ripetitivo come caratterizzazione: il suo unico cruccio è non voler diventare re per poter visitare il mondo a bordo della sua nave, manca quella profondità che ha Lira, anche se non si può parlare di superficialità o scarsa personalità. Il doppio punto di vista aiuta molto a migliorare Elian, oltre ad essere gestito abbastanza bene: a livello di narrazione spesso risulta un tono identico a prescindere dal personaggio, ma si distingue piuttosto nettamente nei momenti più riflessivi, nel flusso di pensieri di Lira ed Elian.
In generale, direi che questo libro è in precario equilibrio tra pregi e difetti, anche se i primi sembrano riuscire a prevalere la maggior parte delle volte. La storia è intrigante e coinvolgente, ma il finale è frettoloso ed è anche un po’ confusionaria in alcuni punti a causa di un worldbuilding essenziale ma raffazzonato. Le informazioni necessarie vengono fornite tutte insieme e solo nel momento del bisogno, spesso risultano poco chiare e buttate lì solo a fini di trama; la magia delle sirene è sicuramente l’elemento meglio rappresentato, perché il più centrale alla storia, anche se qualche piccolo aspetto qua e là risulta forzato, ma qualunque altra caratteristica ‘fantastica’ del mondo è quasi ignorata o presentata grossolanamente. Apprezzo, invece, la scelta di un’ambientazione più evoluta, in senso tecnologico, di quelle classiche fantasy/fiabesche: funzionale alla trama, certo, ma dà anche quel tocco in più, quel guizzo originale che male non fa.
Questo equilibrio si trova anche nella scrittura: semplice, scorrevole, con descrizioni non troppo prolisse, ma neanche eccessivamente scarne, scade nei dialoghi, o meglio nel modo di parlare dei personaggi, a tratti troppo moderno per l’ambientazione e fuori luogo.

Ho iniziato questo libro senza saperne nulla e devo dire che tutto sommato mi ha piacevolmente sorpreso! La storia è coinvolgente, i personaggi abbastanza ben caratterizzati, l’enemies to lovers vero e ben sviluppato, il worldbuilding essenziale. C’è qualche piccolo buco di trama, a causa anche di informazioni fornite in maniera caotica e poco chiara; il doppio punto di vista è gestito al meglio, ma Elian risulta comunque un filo ripetitivo e monotono. Insomma, lo definirei una lettura leggera e coinvolgente, con abbastanza pregi da non badare troppo ai difetti.

Voto: 7/10

La regina delle sirene

di Alexandra Christo

Editore: Fanucci – Collana: Young Adult

Pagine: 300

La principessa Lira è una sirena regale e la più letale di tutte; con i cuori di diciassette principi nella sua collezione, è venerata in tutto il mare. Fino a quando uno scherzo del destino la costringe a uccidere un suo simile. Per punire sua figlia, la regina dei Mari trasforma Lira nell’unica cosa che detesta di più: un essere umano. Derubata del suo canto, Lira ha tempo fino al prossimo solstizio per consegnare il cuore del principe Elian a sua madre o rimarrà un’umana per sempre.
L’oceano è l’unico posto che il principe Elian chiama casa, anche se è l’erede del regno più potente del mondo. La caccia alle sirene è più di un hobby per lui: è la sua unica passione. Quando salva una donna che sta annegando nell’oceano, lei in cambio promette di aiutarlo a trovare la chiave per eliminare per sempre tutta la specie delle sirene. Ma può fidarsi di lei? E quanti accordi dovrà negoziare per annientare il più grande nemico dell’umanità?

Della stessa autrice

Qui trovate la recensione!

La principessa delle anime

Editore: Fanucci – Collana: Young Adult

Pagine: 360

Per sedici anni, Selestra è rimasta intrappolata nella torre sulla Montagna Fluttuante preparandosi a prendere il posto della madre come strega del re, e manifestare i poteri per predire la morte dei richiedenti alla Festa delle Predizioni. Come soldato dell’esercito reale, Nox è un candidato improbabile per la Festa, ma spinto dalla vendetta è determinato a rubare l’immortalità al re e a uccidere le sue streghe, partendo proprio da Selestra. Tuttavia, quando lei gli tocca la mano per la sua prima predizione, i loro destini si intrecciano e la morte marchia le anime di entrambi. Solo unendo le forze riusciranno a vivere abbastanza a lungo da liberare il regno dalle grinfie di re Seryth e sfuggire a un oscuro destino.

L’ultima degli immortali

Editore: Fanucci – Collana: Young Adult

Pagine: 348

Atia è una Nefas, creatura immortale che si nutre di incubi e paure. Essendo l’ultima della sua specie, vive nell’ombra per sfuggire all’ira vendicativa degli dèi. Silas è un Messaggero, incaricato di consegnare missive e traghettare i morti come punizione per un passato che nemmeno ricorda. Atia non si sognerebbe mai di allearsi con uno come lui, ma quando infrange una sacra legge e gli dèi sguinzagliano una serie di mostri per darle la caccia, Silas le fa una proposta che non può rifiutare: l’aiuterà a sconfiggere gli dèi e a vendicare la sua famiglia, se in cambio lei farà altrettanto per spezzare la maledizione che lo affligge, ripristinando così la sua umanità. Tutto ciò che devono fare è uccidere tre potenti creature: un vampiro, una banshee e uno degli dèi che ha distrutto le loro vite. Solo combattendo fianco a fianco riusciranno a riscrivere il loro destino.