Le ombre tra di noi
Recensione del libro di Tricia Levenseller, pubblicato da Oscar Mondadori.
Non hanno mai trovato il corpo del primo e unico ragazzo che mi ha spezzato il cuore. E mai lo troveranno.
Avevo molti dubbi su questo libro peché ne ho letto recensioni contrastanti. Mi sono decisa a leggerlo in cerca di qualcosa di breve, leggero e in grado di farmi uscire dal blocco (Catherine House sto guardando te!). Approcciandolo in questa maniera, senza aspettarmi un capolavoro ma qualcosa che mi intrattenesse, sono riuscita ad apprezzarlo.
Ma, al solito, andiamo con ordine. La storia è piuttosto semplice: una lady, secondogenita per questo mai al centro dell’attenzione, decide di conquistare il Re e il potere che ne consegue, uccidendolo dopo averlo sposato. Si crea una specie di Bridgerton ma con qualche tocco dark, insomma. Questa è stata l’unica vera delusione del romanzo: mi aspettavo atmosfere molto più gotiche, mentre, invece, sono semplicemente le classiche atmosfere da corte con un paio di personaggi morally grey, ovvero Alessandra e il Re. L’elemento che, al contrario, non mi aspettavo e mi ha sorpreso in positivo è stato l’aggiunta del mistero da risolvere: sicuramente non tra i migliori, ma inaspettato e con un bel plot twist finale.
Veniamo agli aspetti problematici del libro. I personaggi sono per la maggioranza di sfondo, statici e superficialmente descritti, esclusi Alessandra e il Re che, al contrario, spiccano proprio per essere ben caratterizzati e approfonditi, con un loro arco evolutivo. Ci sono libri migliori sotto questo punto di vista? Certo, tantissimi, ma stiamo parlando di poco più di 300 pagine di romanzo, non ha senso secondo me aspettarsi di più di quello che è.
Lo stesso vale per il worldbuilding: non esiste, o quasi, descrizione, le informazioni che abbiamo sono quelle strettamente necessarie alla storia e alla nostra comprensione di essa. Il potenziale c’era: la geografia e politica del regno potevano essere maggiormente approfondite, invece di avere solo qualche sprazzo qua e là e poco altro; per i poteri del Re, stesse cosa. Ma, di nuovo, avrebbe avuto senso? Per quello che è, no, non serve altro per leggere questo libro. Potremmo stare qui a disquisire del fatto che con tutti questi accorgimenti l’autrice avrebbe potuto creare un capolavoro del genere, e siamo d’accordo, ma parleremmo di un altro libro totalmente e questo, così com’è (cit.), ha il suo perché. La lettura è scorrevole, l’idea di un Bridgerton ma con personaggi più dark non è così malvagia, sarà che io se si parla di intrighi a corte, balli e storie d’amore mi faccio prendere subito, sta di fatto che, secondo me, Le ombre tra di noi non è totalmente da buttare.
Non di certo un capolavoro, ma intrattiene. La storia d’amore è abbastanza scontata, ma c’è un mistero che, invece, ha un bel plot twist sul finale. I personaggi sono a metà: Alessandra e il Re hanno un loro arco evolutivo, ben caratterizzati e approfonditi; gli altri sono puramente di sfondo, statici e superficialmente descritti. Manca il worldbuilding, ma ci sono tutte le informazioni che servono.
Voto: 7/10
Le ombre tra di noi
di Tricia Levenseller
Editore: Oscar Mondadori – Collana: Fantastica
Pagine: 336
Alessandra è stanca di essere trascurata e ha escogitato un piano per diventare potente: 1. Corteggiare il Re delle Ombre. 2. Sposarlo. 3. Ucciderlo ed ereditare il regno. Nessuno conosce il vero potere del Re delle Ombre. Alcuni sostengono che può far eseguire i suoi ordini alle ombre che gli danzano intorno. Altri dicono che le ombre gli parlano, sussurrandogli i pensieri dei suoi nemici. In ogni caso, Alessandra ha un obiettivo ambizioso e farà di tutto per raggiungerlo. Non è la sola, però, a voler uccidere il Re. Quando qualcuno attenta alla vita del sovrano, Alessandra si ritrova costretta a proteggerlo, almeno fino a che non sarà la sua consorte. E dovrà lottare per non innamorarsene. Dopotutto, quale migliore compagna di una regina astuta e senza scrupoli per un Re delle Ombre?